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YSANGARDA TRAIL 29 K 450 +

Pubblicato il 23.11.16

imageHo sempre evitato come la peste percorsi di questo tipo ma mi sembrava il modo più ragionevole per riattaccarsi un pettorale dopo cinque mesi. Non avevo considerato la mia proverbiale incapacità di correre su terreno piatto a cui ho dovuto aggiungere i postumi non ancora sopiti dell'infortunio e un dolore all'avampiede e alluce che risulta sempre meno gestibile e per il quale ancora non ho avuto una diagnosi certa. Così i primi quindici chilometri sono stati terrificanti, senza nemmeno il conforto di un bel paesaggio. Entrati nei leggermente ondulati boschi della Baraggia ho avuto un moto d'orgoglio e ringalluzzito dal su e giù ho aumentato considerevolmente il ritmo. Una volta lasciata la selva alle spalle, tornato su terreno piallato, quella fioca luce che avevo intravisto si è presto spenta e sono ripiombato in un pozzo di spossatezza e dolore. Gli ultimi quattro chilometri li ho quasi completamente camminati.

Presente anche Marco Vicario che con andatura decisamente più regolare della mia, mi ha prima tenuto dietro, si è fatto acciuffare fra le piante e infine mi ha ripreso e rifilato una carriolata di minuti nell'ultimo pezzo.

Nonostante tutto, sarà la semplice gioia di andare in giro o insano masochismo, ma sono tornato a casa tranquillo e soddisfatto della scampagnata mattutina.

Alberzek

1 commenti
  1. Vicario 23 novembre 2016 alle ore 12:53  

    Pensa positivo, il 2017 sarà meglio del2016 ciao