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Fenera Trail

Pubblicato il 26.4.10

di Alessio S.
image Dopo la parentesi piatta, asfaltata e super veloce della Tuttadritta, ritorno di nuovo su sentieri e colline, tra piccoli guadi e salite interminabili. Questa volta il gruppo Valbossa conta anche la presenza del Poggio e Antonio Lo Cascio che decide di festeggiare il compleanno facendo un pò di fatica! Ad attenderci un trail con 3 percorsi: 60Km con 2500m di dislivello (che faranno Marco e Simone), 32Km D+ 1700m (io, Gilda, Poggio, Antonio) e la gara sprint di 15Km e 750 D+ con un "insolito" Alberto Zecchi protagonista sulle distanze corte.
Già il sabato sera con il pasta-party pregara incomincio a riconoscere alcune facce: nel piccolo mondo del trail non sono tanti i "pazzi" che si divertono ad affrontare km e km di sentieri e salite. Il chiosco free-beer riservato agli iscritti non viene sfruttato appieno ma in compenso facciamo una buona scorta di carboidrati.
Ci si trova poi la domenica mattina sulla linea di partenza alle 9 pensando che Marco, Simone e altri 100 che faranno la 60K, sono già in pista da 2 ore! Pronti e via! Dal centro di Cavallirio circa 400 podisti cominciano le rampe per salire prima il Monte Calvario con le sue 3 croci  e poi alla conquista del Monte Fenera; il percorso si snoda tra ampie strade sterrate, qualche pezzo di asfalto e ripidi sentieri che affronto sempre camminando (almeno io... Marco tu invece???). Ad assediarci già dalle 10 un "bel" sole che ci farà consumare litri e litri di acqua nei ristori.
A circa 12km dalla partenza si raggiunge già Il Fenera da cui si gode un bel panorama ma l'arrivo è ancora lontano 20km. Sulla ripida discesa a seguire uno stambecco mi doppia a velocità insostenibile e già dopo 2 tornanti è scomparso.. che dire? Il Poggio in discesa va che è una meraviglia, una vera scheggia! Dopo un pò lo riprendo e continuo la gara conoscendo via via altri trailer, passando per piccoli borghi e incrociando qualche biker. A 10km dalla fine il "fattaccio": su una discesa colma di foglie metto il piede sulla pietra sbagliata procurandomi un storta; proprio un peccato proprio quando il percorso cominciava a diventare più corribile. Visto che non fa tanto male non resta che raggiungere l'arrivo, tirando i remi in barca e trotterellando.
Dopo l'ultima asperità, in cui per fortuna trovo un ristoro, si comincia la discesa finale con tanti guadi su un piccolo torrente: una vera gioia per i piedi mentre intanto si avvicinano le 4 ore di gara e la fame comincia a farsi sentire. All'ultimo Km vedo Antonio vicino ma anche se il tifo di Alberto, che sulla distanza corta coglie un bel secondo posto, mi incita nella volata non me la sento proprio con la caviglia malandata. Arrivo 35° dopo 4 ore 9 minuti di gara a 40 secondi da Antonio e sono davvero contento per la gara. Il Poggio capisce che il suo limite di gara sono le 4 ore e oltre comincia a soffrire; arriverà cotto dopo 4h e 44min, sdraiandosi per un pò per riprendersi.
image Anche Gilda conclude la sua prova soddisfatta, ormai non gli resta che tentare l'esordio in una ecomaratona se va avanti così!
E la 60Km? Poco dopo il mio arrivo gli altoparlanti annunciano l'arrivo del vincitore.. chi? un'inimitabile Zar(antonello) conquista ancora una volta il primo posto dopo 6h 19min di gara rifilando 37min al secondo uomo. Non c'è niente da dire, in questo periodo Marco non ha avversari!! La gara femminile vede primeggiare l'indistruttibile Cecilia Mora che però avendo sbagliato il percorso non verrà inserita in classifica lasciando la vittoria a Cinzi Bertasa che conclude le sua fatica in poco più di 8 ore. Più tardi Simone lanciatissimo verso la prossima Lavaredo Ultra Trail taglia felicissimo il traguardo in ottava posizione!
Un ricco ristoro con l'angolo bar (sfruttato degnamente nel dopo gara) e la musica dal vivo ci accoglie durante il pranzo di questa bella e davvero calda giornata!
Buone corse a tutti
Alessio