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A Premana, in alta Valsassina hanno vinto in molti. Ha vinto Kilian Jornet Burgada la gara lunga e Dario Songini la gara corta. Ha vinto Stephanie Jimenez la lunga e Paola Testa la corta. Ha vinto l’A.S. Premana che ha organizzato in modo impeccabile. Ha vinto il comune con tutte le varie associazioni che collaborano in modo fantastico. Hanno vinto i Premanesi, orgogliosi di avere a casa loro la coppa del mondo. Hanno vinto gli sponsor che hanno creduto in questa specialità poco conosciuta ma che anno per anno aumenta costantemente il numero di partecipanti. Ma soprattutto ha vinto il pubblico, tanto ed entusiasta. E’ la prima volta che mi capita di trovare così tanta gente tra gli alpeggi che grida il tuo nome per incitarti. Si, organizzati con l’elenco iscritti ti chiamano non appena vedono il tuo numero di pettorale e con una rapida ricerca vedono come ti chiami. C’erano tre pazzi che gridavano come dei dannati in cima ad un picco mentre porgevano i bicchieri del ristoro, si sentivano già da centinaia di metri di distanza!! Come si intuisce il Giir di Mont è stata per me una di quelle gare che rimangono in fondo al cuore. Ho scelto di farla in quanto cercavo qualcosa di non troppo impegnativo in previsione Chaberton. Quindi visto che in questa competizione c’era anche un giro più corto rispetto a quello valevole per la prova mondiale ho pensato di unire l’utile al dilettevole, allenarmi e contemporaneamente vedere i migliori specialisti al mondo della specialità. Il percorso della gara Mini misura km 17,5 con D+ 1370m. La partenza avviene dalla piazza principale e subito si insinua tra gli stretti vicoli e le scalinate che creano un po’ di ingorgo considerando i 187 atleti al via. Circa un km in discesa ci fa abbassare di 200m e qui iniziano 4km di strada carrabile in salita. Pendenza non proibitiva permette di correre costantemente fino al km 8. Al km 5,5 si giunge all’alpe Rasga, punto in cui i due percorsi si uniscono. In pratica siamo al diciannovesimo km della gara lunga e da qui in avanti calpesteremo anche noi gli stessi sentieri che tra pochi minuti saranno percorsi dai più blasonati campioni. Fino al km 12,5 si sale quasi costantemente tranne qualche tratto in falso piano o in discesa. Il ritmo viene continuamente spezzato aumentando così il senso della fatica. All’alpe Deleguaggio c’è il punto più alto della gara a 1700m. Ora è tutta discesa, inizio molto tecnico ma non scivoloso poi più semplice e con fondo più compatto. Oggi non sono brillante come altre volte. Inciampo spesso e prendo una piccola storta alla caviglia destra. Decido allora per una linea più prudente ma comunque faccio un buon tempo in discesa, il 43°. Gli ultimi 400m sono una salita in asfalto che riporta in centro paese. Nonostante la stanchezza mi ricordo di quello che mi è successo sette giorni prima e stringendo i denti evito di venire sorpassato da due concorrenti a cento metri dall’arrivo. Chiudo 61° con un tempo tutto sommato non male ma sicuramente migliorabile. Mentre mi riprendo mangiando chili di frutta aspetto l’arrivo dell’amica di avventura Lorenza Di Gregorio (Runner Varese) che giunge dopo alcuni minuti ma con un bel sesto posto nella classifica femminile. Si è difesa molto bene in salita ma in discesa ha un po’ di difficoltà. Però considerando che lei è un’asfaltista pura si è comportata molto bene. Dopo esserci cambiati siamo tornati all’arrivo in tempo per vedere giungere i partecipanti della competizione iridata. Sono felice di potermi godere il momento in mezzo alla folla, vedo atleti mitici. Curioso il raffronto tra il primo, Kilian, 21 anni e il secondo, Meja, 46 anni !! Solo un minuto e mezzo tra i due ed il terzo è già a 9 minuti, pazzesco!! All’arrivo era presente Antonio Rossi, il canoista, svariate medaglie d’oro tra mondiali e olimpiadi. E’ in veste di neo eletto assessore allo sport della provincia di Lecco e molto simpaticamente si presta a correre un pezzetto del rettilineo di arrivo, porta in trionfo sulle spalle il primo uomo e poi la prima donna ed alla fine promette che il prossimo anno sarà presente in veste di atleta. Una giornata stupenda, completata dal pranzo molto bene organizzato e abbondante e poi le premiazioni di oltre un’ora nello splendido palazzetto. Da rifare. Buona corsa a tutti.

Il Poggio

Kilian Jornet Burgada                                         Stephanie Jimenez

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1 commenti
  1. Daniele Uboldi 30 luglio 2009 alle ore 10:05  

    Dev'essere stata una bella manifestazione! Si capisce che ti sei divertito un mondo, e nello stesso tempo ti sei pure allenato! Meglio di così!!!