1

Seconda parte dell'avvincente novella del misterioso autore che sveleremo settimana prossima.
Buona lettura

IL RISCATTO DEGLI EMARGINATI
.
2^ parte


A quel folle passo, lo squallido scenario del parco, ridotto ad una fogna a cielo aperto, era in parte mitigato anche se quasi ad ogni decametro era costretto a scavalcare cumuli di spazzatura puzzolente lasciati in mezzo alle stradine del parco dai soliti zelanti cittadini oppure saltare cadaveri di persone assassinate a causa dei quotidiani regolamenti di conto tra bande mafiose rivali che si contendevano i loro loschi traffici.Alcuni di questi corpi erano appartenuti a persone di grande statura e, più che salme, erano dei veri e propri salmoni ma nonostante queste ingombranti presenze i corridori del parco erano felici in quanto potevano allenarsi come se fossero stati in una pista di atletica usando i defunti come ostacolo ideale per i 3000 metri con siepi.A far da corollario a tutto questo scempio ecologico, era la colonia multietnica delle meretrici di basso lignaggio che imperversavano sulle principali direttrici del parco San Sone.All'andata, sulla Via Lemanidalculo, l'allenamento era reso meno pesante dalla vista di signorine in abiti succinti di provenienza extraeuropea mentre al ritorno prendendo la Via Ilditodalnaso incontrava ragazze di origine europea. Vi erano italiane, russe, polacche, albanesi, slave e così via; il Signor Tona tenendo lo sguardo fisso verso il basso, per evitare di essere in qualche modo emotivamente turbato da queste immonde presenze, imperterrito, come se fosse stato l'unico essere vivente sulla faccia della terra, continuava il suo allenamento alla velocità costante di 7,4567 km/h.Ad un tratto, fra le sue scarpe e l'asfalto si frappose un viscido strato di qualcosa di non ben definito nell'aspetto ma di ben ovvio dall'odore; infatti, non poteva che essere diarrea di ippopotamo stitico, forse quella dell'esemplare che qualche giorno prima era stato usato per uno spot per pubblicizzare una nuova marca di ritardanti intestinali per corrieri colombiani di cocaina.Lo spot diceva così "Basta problemi di defecazione precoce, con CACCA-STOP, ritarderai i tuoi bisogni tanto quanto vuoi, guardate questo ippopotamo e pensate quanta cocaina potrà stare nel vostro intestino ed il tempo lo deciderete solo voi, tante compresse, tante ore.Cacca-stop, è una garanzia, puntuale nei suoi ritardi, tanto che è consigliato dalle Poste e dalle Ferrovie.Cacca-stop è problemi più non hop (licenza pubblicitaria)!!" L'improbabile atleta, dopo un comprensibile attimo di smarrimento, iniziò a zigzagare come una giraffa su di uno stagno gelato alla quale sono stati apposti dei pattini da ghiaccio, e sfidando le più machiavelliche leggi nella fisica e della dinamica applicata riuscì a compiere mille più una giravolta; poi perse finalmente l'equilibrio e cadde rovinosamente sopra una lavorante socialmente utile, una prostituta slava piccola e giovane (una slavina) che per assistere a quella buffa scena aveva perso ben sette marchette, tanto quanto erano durati i volteggi del Signor Tona.La pulzella, una ragazza pluri-laureata al suo paese, era giunta nella città spinta da amici che l'avevano buggerata dicendo che avrebbe trovato un lavoro adeguato al suo quoziente intellettivo e invece si era trovata a battere i marciapiedi e anche i denti per il freddo in inverno.Alla fine si era rassegnata e aveva fatto buon viso a cattiva sorte e, con la dedizione e l'impegno verso il lavoro che la contraddistinguevano, praticava il più antico mestiere del mondo in maniera encomiabile tanto che poche settimane prima era stata insignita dell'ambito premio "Zoccola d'oro", prestigioso riconoscimento che viene consegnato con tutti gli onori ed alla presenze delle più alte cariche ecclesiastiche e dello stato, alla migliore battona della stagione precedente.Nell'albo d'oro della manifestazione vi erano presenti nomi di tutto rispetto che ebbero addirittura partecipazione attiva nelle vicende storiche: tra tutte ricordiamo Eva, Cleopatra, Maddalena, Messalina, Poppea, Isabella di Castiglia, Lucrezia Borgia, Mata Hari e molte altre, nostre coeve e tuttora vegete che, solo per sentito rispetto verso le famiglie, è meglio non citare.Nonostante la natura avesse dotato la slavina di due seni di dimensioni comparabili ad air-bag che normalmente sono di serie sugli enormi camion che percorrono la Route 66, lo strano duo si trovò a terra in una posizione talmente ingarbugliata tanto che per districare, la coppia fu chiamato un esperto di nodi navali.Fu chiamato con urgenza anche il Soccorso Alpino che arrivò con tanto di cane San Bernardo femmina (una Santa Bernarda) al seguito.Il fatto fu riportato con grande enfasi da tutta la stampa statalista di regime (quella che riporta solo ciò che le fa più comodo) perché ,caso unico nella storia, era una slavina ad essere liberata da un uomo!Giovangiuliantonaureliopiergiangiacomugomaria era giunto alla soglia della pensione senza aver mai provato prima cosa potesse significare un contatto fisico con una donna che non fosse la sua mamma o la sua fida governante, si sentiva terribilmente impacciato quasi infastidito,...o forse no..., non riusciva a connettere con i propri neuroni, era come se in un computer della massima perfezione qualche indefinito agente esterno fosse riuscito a scardinare le impenetrabili protezioni interne; il signor Tona una macchina umana con la qualità della inerranza, stava miseramente andando in tilt a causa di una gonnella.Che stava succedendo??E proprio a lui che non era assolutamente abituato ad avere emozioni di alcun genere. Improvvisamente sentì una fitta al cuore, non era per niente dolorosa...anzi..; tra lo spaventato e lo stralunato si guardò verso il petto vide il suo cuore trapassato da una lunga freccia acuminata.Quel dardo l'aveva scagliato nientepopodimenoche il dio dell'amore in persona: il putto Cupido.Il granitico uomo si stava sgretolando davanti alla minuta ragazza che giaceva rintronata vicina a lui, nelle orbite dei suoi occhi ruotava l'intero sistema solare composto dai pianeti, ognuno dei quali era seguito dai propri satelliti naturali ed artificiali compresi quali che trasmettono canali televisivi a luci rosse.Zybyblijawuznya Kuzmeswaskjazakakova, meglio conosciuta come "Irina la sbucciabanane" era a terra ed un poco intontita per la botta subita contro quell'allampanato essere, ma il maggior trauma era stato subito dalla sua tetta sinistra contro la quale si era violentemente fermato lo spigoloso mento dell'uomo.A causa di questo scontro, la mammella si era sgonfiata di ben sette atmosfere e la pelle flaccida che faceva capolino dalla camicetta, laceratasi a causa dell'urto, dava una brutta impressione tanto che un attempato professore di liceo che stava passeggiando da quelle parti raccogliendo profilattici usati per una sua ricerca scolastica, esordì dicendo: "..posso prenderlo.. questo..??".Quando si accorse di ciò che effettivamente era, scappò urlando inorridito: "...bleah... che schifo..!!".Mentre Irina beveva senza ritegno la grappa dalla botticella del cane del Soccorso Alpino, il meccanico della concessionaria Zaz sita nelle vicinanze era accorso per cercare di portare aiuto.Era giunto sul posto con la sua bicicletta pieghevole e appena, vide la tetta sgonfia, con ammirevole celerità prese la pompa, appose il cappuccio sul capezzolo ed iniziò a pompare di buona lena. Il signor Tona, con il mento arrossato, era rimasto tutto quel tempo incantato ed inebetito proprio come un ragazzino imberbe alla sua prima cotta; la bella Irina invece era ancora distesa sull'asfalto e non riusciva ad alzarsi ,non solo per la botta ma anche a causa del notevole tasso alcolico circolante nel suo organismo.

Continua...

1 commenti
  1. Anonimo 12 febbraio 2009 alle ore 00:26  

    scusate...ma mi sono persa qualcosa o la terza parte del riscatto degli emarginati non e' piu' stata pubblicata? Voglio sapere come va a finire!!